IDEE IN CANTIERE: PERCORSI DI VALORIZZAZIONE PARTECIPATIVA
LE ASSOCIAZIONI MARINA SERRA ETS, ARCHES, CLEAN UP TRICASE, ASD-MTB TRICASE, MEDITINERE, TINA LAMBRINI-CASA COMI, PRO LOCO TRICASE, LA CULONNA TUTINO, LA COOPERATIVA SOCIALE TERRA ROSSA,
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI TRICASE E CON LA COLLABORAZIONE DI MONDO RADIO,
ORGANIZZANO
UN’ESCURSIONE ARCHEOLOGICA, NATURALISTICA ED AMBIENTALE, GRATUITA ,DAL TITOLO:
“IDEE IN CANTIERE: PERCORSI DI VALORIZZAZIONE PARTECIPATIVA”
DOMENICA 13 GIUGNO
PARTENZA: ORE 08,30 DAL PALAZZETTO DELLO SPORT DI TRICASE, ALLE PORTE DI TUTINO
RIENTRO: ORE 11,30 SEMPRE AL PALAZZETTO
PERCORSO: 5 KM CIRCA
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL NUMERO 3287825181
MUNIRSI DI MASCHERINA E DI SCARPE COMODE
La passeggiata di domenica 13 giugno interessa il territorio nord-occidentale del Comune di Tricase, solcato fin dall’età classica dal passaggio di importanti tratti viari, tra cui la cosiddetta “Via Sallentina”.
Si tratta di una rete viaria che offriva la possibilità di ampie alternative per recarsi da un luogo all’altro della penisola. Gli stessi tracciati sono stati utilizzati sia dai Pellegrini in transito verso Leuca che dalla popolazione locale per gli spostamenti quotidiani. Esisteva quindi un dedalo di stradine e viottoli che collegava i paesi e gli stessi con le campagne circostanti e questo si riscontra anche nel territorio di Tricase, non a caso caratterizzato dalla presenza di numerose cappelle rurali, edicole votive e pietre fitte (menhir) che a volte assolvevano la funzione di “segnacoli stradali”.
Prima tappa del percorso è il palazzetto dello sport di Tricase, dove saranno esposte criticità edilizie e possibili interventi che vedono il comune sforzo tra cittadinanza e Amministrazione locale per la riqualificazione di quegli stessi luoghi che ancora oggi raccontano la storia del nostro paese.
Dal palazzetto ci si inserisce in un tratto dell’antica strada che collegava Tutino con Specchia e Miggiano. Si attraverserà località Campo Tomasi, per procedere parallelamente alla ferrovia. Giunti al vecchio casello ferroviario dismesso di Tutino, si lambisce la cappella della Madonna della Pietà, un edificio di culto costruito nel 1670 sopra una più vetusta cripta colma di detriti e vegetazione. Ancora oggi l’area compresa in questo tratto di percorso, evidenzia una forte vocazione agricola, e resti di un’economia rurale che non ha voluto piegarsi alla globalizzazione: piccoli orti familiari, condotti con pratiche a basso impatto ambientale; colture ordinate secondo un determinato avvicendamento per far riposare il terreno; varietà colturali adatte alle condizioni pedologiche; attività ormai abbandonate come quella del florovivaismo che serviva solo l’ambito locale. Scarse le tracce di quella che poteva essere stata la copertura vegetale dei secoli passati; la componente arborea è stata completamente sostituita da quella degli olivi e dei fruttiferi ed oggi, anche questi stanno lasciando il posto ad una disordinata flora infestante che colonizza muretti a secco e aree incolte: Alcuni dei vecchi tratturi sono rimasti interclusi in una rete viaria e non più utilizzati per i collegamenti.
Si prosegue poi per Tutino per giungere alle spalle della Chiesa, in prossimità della quale, sulla destra, imboccheremo via Sferracavalli, conosciuta anche come via delle “Zicche”, che ricongiunge all’antico tracciato della “Via Sallentina”. In quest’ultimo tratto del percorso, di appena 450 metri, ormai nascosti dalla flora infestante e micro discariche di rifiuti inerti anche pericolosi, si notano tracce di carraie e tagli nella roccia, sarà possibile individuare resti archeologici riferibili ad età romana.
Nel corso della passeggiata si prevedono momenti partecipati di approfondimento e dibattito, con l’obiettivo di proporre mirati interventi di bonifica e ripristino dello stato originario dei luoghi, laddove l’uomo è intervenuto in modo più incisivo sul territorio (depositi incontrollati di rifiuti, posa di asfalto e cemento su antiche carraie, demolizione di muretti in pietra a secco, ecc).